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È il momento giusto per diventare advertiser

È il momento giusto per diventare advertiser?

È il momento giusto per diventare advertiser?

Oggi voglio rispondere ad una delle domande che più spesso mi vengono poste da chi si affaccia a questo mondo.

Il futuro degli advertiser: opportunità e sfide

“Visto il futuro delle piattaforme, AI, ecc. è ancora un buon momento per diventare degli advertiser?”

Risposta breve: si

Ma, con alcune precauzioni.

Essere advertiser nel 2025, soprattutto se si parte da zero o quasi, sarà più difficile.  E non dal punto di vista tecnico. Anzi, proprio l’opposto.

Credo che la parte tecnica delle piattaforme sarà sempre meno importante, in quanto completamente automatizzata dal machine learning e dall’AI.

La difficoltà allora sarà duplice:
da un lato, senza la parte tecnica, sarà più difficile emergere come professionisti. Se non son richieste tantissime competenze tecniche, più persone entreranno nel mercato.
Dall’altro, l’elemento differenziante di un professionista diventerà l’esperienza sul campo e l’expertise – anche – al di fuori dei pannelli pubblicitari. 

Strategia, analisi dati, automazione, tracking, email marketing, CRO, sales, strategie di prezzo. Diventeranno parti integrati delle offerte degli advertiser che sono al top.

Il gestire “Facebook Ads” non sarà più sufficiente.

Ora, detto ciò, rimango sempre della mia idea: il marketer digitale sarà sempre più importante, perché il digitale sarà sempre più importante.

È un mercato – Italia e non – in continua crescita. L’offerta supera la domanda. Se sai cogliere le opportunità e hai voglia di lavorare sodo, allora sicuramente è un mercato che ti ripagherà (economicamente, ma anche umanamente e professionalmente).

E il ruolo del Media Buyer, seppur nella sua forma “2025”, rimarrà sempre centrale.

Come l'AI sta cambiando il ruolo dell’advertiser

“E quindi l’AI non ci ruberà il lavoro?” 

No. Se siamo svegli. Piuttosto che studiare super a fondo le strategie di bid manuale, studierei come usare l’AI per mettere a terra strategie di marketing, analisi di mercato e creatività performanti.

In questo modo, come advertiser, non rimarrai indietro ma anzi: sarai avanti. Sarai già sul pezzo quando l’AI si prenderà il 99% della nostra operatività. 

Freelancer o agenzia?

“Ma meglio agenzia o freelance?” 

Allora, qui dipende: da un lato, si impara in fretta e ci si mette in un contesto – si spera – un minimo strutturato che ti permette di focalizzarti sulle core skills che vuoi sviluppare senza dover pensare ad altro. 

Dall’altro lato, hai più libertà lavorativa (non in termini di tempo libero, con la P. Iva non hai tempo libero e non credere a chi ti vende queste cose… se vuoi fatturare bene e diventare un professionista riconosciuto, devi farti il cu*o). 

Libertà lavorativa = libertà di scegliere i progetti a cui dedicare tempo ed energia. Non all’inizio, ma se sei abile, dopo nemmeno troppo tempo. 

Sicuramente anche i guadagni son differenti (sempre se sei bravo o brava). 

Ma, dall’altro lato, devi saper gestire la parte operativa, ma anche la parte di account, di processi, di vendita e contrattazione, la parte amministrativa.

Ricapitolando: è un buon momento per entrare nel Digital Marketing e fare il Media Buyer. Purché ci sia la voglia di imparare anche altre discipline e porsi fin da subito con l’ottica di crearsi una professionalità strategica e non solo operativa

Per oggi è tutto! 

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Tom

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